Il ciclo di conferenze “La Sardegna è un’isola?” si propone di portare nell’area del Sulcis Iglesiente le più spiccate personalità dell’arte contemporanea a livello internazionale, per creare un’occasione di scambio e di confronto. Gli incontri mettono in discussione i confini della Sardegna, il cui isolamento geografico non può più essere considerato un limite allo scambio culturale e alla partecipazione al dibattito internazionale.
Ogni incontro affronta un aspetto peculiare della realtà territoriale del Sulcis-Iglesiente.
Dopo la prima conferenza, che ha visto ospiti l’artista Alberto Garutti e Cristiana Collu, direttrice del MAN_Museo d’Arte provincia di Nuoro, l'incontro del 14 settembre, presso l’area archeologica di Montessu, nel comune di Villaperuccio, ha ospitato due ospiti internazionali: il critico e scrittore James Putman, da Londra, che nel 1999 ha fondato il Contemporary Arts and Cultures Programme del British Museum, e Jorge Orta, artista argentino che vive e lavora a Parigi. L’incontro di Montessu ha fornito l’occasione per riflettere sulle potenzialità del patrimonio archeologico sardo, su come l’arte contemporanea possa essere uno strumento per la sua valorizzazione.
I relatori, dopo aver visitato la necropoli prenuragica di Montessu, si sono confrontati sul rapporto fra arte contemporanea e patrimonio archeologico, su come l’una possa essere strumento per la valorizzazione dell’altro.
Abbiamo poi accompagnato James Putnam, a visitare il nuraghe Seruci di Gonnesa (CI) e il Man di Nuoro (l'ultima foto è con Cristiana Collu, direttore del Museo).
Il prossimo incontro si svolgerà a Buggerru, il 20 settembre e vedrà la presenza del critico e curatore Bartolomeo Pietromarchi e di Alfredo Jaar artista cileno, naturalizzato a New York, di fama internazionale. Venerdì 26 settembre presso l’Università di Monteponi, Iglesias, è previsto l’ultimo incontro a cui parteciperà Mario Cristiani, gallerista e presidente dell’Associazione Continua, Simon Njami, curatore e scruttore che ha co-curato insieme a Fernando Alvim, il padiglione dell'Africa alla Biennale di Venezia, e il criminologo Silvio Ciappi docente presso l’universita di Pisa.