Fino al 7 aprile al Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza la personale di Marco Colombaioni
I quadri africani di Marco Colombaioni per la prima volta riuniti al Museo di Storia Naturale di Piacenza, assieme al kanga “l’innocenza è una colpa” il primo, realizzato da Marco nel 2011, della serie special request Pasolini.
Kanga Kokomanga Party special request Pasolini è un progetto di Marco Colombaioni in collaborazione con la sociologa tanzaniana Judith Raymond Mushi, presentato nel gennaio 2011 a Milano presso il Docva Fabbrica del Vapore. Attraverso una festa che prevedeva musica, cibo, letture ed una sfilata dimostrativa sulla versatilità dei Kanga, veniva veicolata non solo la vendita e diffusione di un prodotto, ma più in generale la conoscenza della cultura e lingua Swahili, attraverso un’iniziativa gioiosa e partecipata. L’ incontro fra Judith e Marco ha prodotto l’idea di realizzare dei Kanga “scomodi”, citando e traducendo dall’italiano allo Swahili parole e pensieri del poeta ed intellettuale Pier Paolo Pasolini, al fine di veicolare con insistenza un messaggio non violento di libertà. Infatti in Africa, così come in altre parti del mondo, alcune libertà sono ancora molto lontane. L’ omosessualità per esempio in molti stati è un reato. L ‘obiettivo è accogliere, promuovere e indossare un sottile leggero messaggio di libertà che risiede nei Kanga così come nella poetica di Pasolini.
In occasione della mostra di Piacenza, sono stati stampati 100 esemplari del prototipo ideato da Marco nel 2011, che saranno in vendita presso il museo per la durata della mostra. I ricavati della vendita serviranno per finanziare la produzione di nuovi Kanga per proseguire il progetto di Marco di diffusione di questi kanga in Tanzania.
Gli artisti Yassine Balbzioui, Michele Gabriele, Derek Di Fabio, Isa Griese e Carlo Spiga, hanno contribuito alla prosecuzione del progetto ideando nuovi kanga ispirati al progetto di Marco.
Accoglie il visitatore all’entrata del Museo, l’opera che l’artista Roberto Cuoghi ha dedicato a Marco Colombaioni nel 2011.
Il curatore e critico Simon Njami, giunto da Parigi per questa occasione, ha guidato l’allestimento della mostra assieme all’artista dominicano Marcos Lora Read, che dopo aver partecipato alla quarta settimana di workshop del progetto La Biblioteca Fantastica, in Sardegna, ha deciso di restare con noi a Piacenza per aiutarci nella preparazione della mostra.
Qui è disponibile la bellissima riflessione critica di Simon Njami sulle opere di Marco Colombaioni esposte a Piacenza.
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Comunicato stampa con una breve descrizione delle opere in mostra
Una mostra, un concerto, una festa, due borse di studio
Inaugura il 9 marzo a Piacenza la personale di Marco Colombaioni: Africa e Italia in un abbraccio nel segno dell’arte e del volontariato
Il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza presenta, dal 10 marzo al 7 aprile 2013 la mostra “MARCO COLOMBAIONI, QUADRI AFRICANI e KANGA” (vernissage il 9 marzo h 18), la prima personale dell’artista a Piacenza, in occasione della consegna delle borse di studio intitolate a Marco Colombaioni e George Munyua Gathuru.
La mostra, organizzata da Cherimus, di cui Marco Colombaioni era tra i fondatori, è un percorso che s’inserisce naturalmente nelle stanze del museo.
I QUADRI AFRICANI sono un nucleo di cinque dipinti realizzati dopo i primi viaggi dell’artista in Kenia. Queste opere nascono dall’impatto con l’Africa, il Kenia e le baraccopoli di Nairobi, luoghi che Colombaioni frequenterà assiduamente anche in seguito e che diventeranno il fulcro di nuovi lavori e progetti.
Di seguito una breve descrizione delle opere.
“Animals“, del 2006, raccoglie nell’immagine un bestiario multicolore di animali africani. Dimensioni, proporzioni, colori e pose oscillano tra il realistico, il fumettistico e il fantastico.
In “Slums“, sempre del 2006, i tetti di una baraccopoli, sembrano un fiume in piena, brulicante di animali e di vita.
“Dreams guide us, but action is a must” è il titolo di una tela del 2007. L’opera prende spunto da un proverbio in swaili del popolo Luo, e somiglia a un grande Kanga, il popolare tessuto usato in Kenia e Tanzania.
In “Portrait“, 2007, un volto corrucciato fissa lo spettatore. La cornice zebrata che inquadra il ritratto è sormontata da due coloratissimi uccelli.
“Hakuna Matata Isola“, 2006, è il dipinto più grande della serie ed è stato realizzato in collaborazione con l’artista lussemburghese Bert Theis: il quartiere Isola di Milano è immerso in una giungla lussureggiante e fittissima.
A questo ciclo di tele pittoriche si aggiunge un kanga realizzato da Marco Colombaioni nel 2011 come prototipo di una originale serie di kanga dedicati a Pier Paolo Pasolini, destinati alla diffusione in Tanzania, al fine di sensibilizzare la popolazione locale rispetto al tema dell’omofobia. Assieme al prototipo realizzato da Colombaioni, saranno presenti in mostra alcuni kanga ideati da artisti amici dell’artista e ispirati al suo lavoro.