essay writing for moneyNiniendi su pippieddu cun sant’Anna e santu Iacu
Natale a Perdaxius 2010
Cherimus,invita gli artisti Marco Colombaioni, Matteo Rubbi, Carlo Spiga e Andrea Rossi a collaborare con i bambini della scuola del paese.
È il secondo Natale che artisti e bambini collaborano per regalare un presepe a Perdaxius. L'antica chiesetta romanico-pisana di San Giacomo (di solito chiusa e inutilizzata) riprende vita grazie alla fantasia dei bambini.
L'idea è quella di far incontrare due forme di creatività, quella degli artisti e quella degli alunni della scuola elementare di Perdaxius. Tema: il Natale, momento di aggregazione per eccellenza, in cui tutti ci ritroviamo attorno alla nostra comunità, di cui i bambini sono l'espressione più viva e spontanea.
Questi lavori sono frutto di un impegno lungo quasi un mese, svolto a scuola e nel tempo libero, seguendo un filo conduttore narrativo.
I laboratori con i bambini hanno seguito la storia dei Re Magi, raccontando le loro origini e la loro più grande passione: l'osservazione delle stelle. Tutti i bambini hanno colorato con pennarelli e pastelli centinaia di fogli per creare il cielo (che riveste quasi per intero il soffitto della chiesa), completando un'opera iniziata lo scorso anno.
Gli alunni di terza hanno inventando nuove costellazioni (la costellazione della bicicletta, quella del calciatore, del cuore…) che occupano la seconda metà del soffitto. La prima parte, infatti, è ricoperta dalle costellazioni che si vedevano nel cielo di Perdaxius il giorno esatto in cui nacque Gesù.
A completare la scenografia, gli alunni di quarta hanno realizzato un pannello di circa 3 metri, in cui è rappresentato il percorso di avvicinamento dei Re Magi da Cagliari a Perdaxius.
Immaginando i propri mantelli e corone da Re Magi, i bambini di prima e seconda elementare hanno dato spazio alla fantasia, disegnandone forme e colori e gli artisti li hanno poi aiutati a realizzarli.
Stracci, legno, carta di giornale, vecchi vestiti e tappi di bottiglia – recuperati dai bambini –
sono il materiale con cui gli alunni di quinta hanno costruito il rumoroso cammello a sonagli dei Re Magi e hanno “restaurato” i personaggi del presepe, realizzati già lo scorso anno.
Le orecchie dei personaggi sono fatte di pasta di mandorle, e sono un'opera di Diego Perrone; la fotografia all'entrata, che rappresenta la stella cometa, è di Cleo Fariselli, traccia della performance dell'anno precedente.
Quando il presepe è stato allestito, la sera del 21 dicembre 2010, una grande processione di bambini è partita dal cortile della scuola al suono di un kokomanga (filastrocca in lingua swahili), fino a raggiungere la piazza centrale. Qui è stata accesa una grande pira, simbolo della stella cometa e luogo di accoglienza per il pubblico. Ciascun bambino ha portato con sé qualcosa: una stella, una lanterna, il grande cammello a sonagli, il pannello dipinto… fino ad allestire la chiesa così come la si vede ora.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con il comune di Perdaxius, la Pro Loco, la scuola elementare e la parrocchia del paese.